Hanno incontrato il corazziere più anziano d’Italia e hanno stretto la mano al presidente della Repubblica: è stata una vera festa, quella del 2 giugno, per i bambini e le bambine del Giardino di Pace, che insieme alle loro mamme e accompagnati dall’educatrice, hanno accettato con piacere l’invito al Quirinale. Il presidente Mattarella, infatti, aveva aperto le porte del palazzo ai ragazzi e le ragazze della case famiglia di Roma, per celebrare insieme a loro la Festa della Repubblica. Una festa che per il nostro Paese racchiude in sé, forse più di ogni altra, la speranza in un futuro che superi le fatiche e le difficoltà del passato. Un’occasione, per la Fondazione Protettorato San Giuseppe, per testimoniare e rinnovare il proprio impegno proprio nella costruzione di questa speranza, per tutti i suoi ospiti piccoli e grandi, giorno dopo giorno.
I bambini e le bambine, con le loro mamme e l’educatrice, hanno ammirato innanzitutto la bellezza, il silenzio e la pace dei maestosi Giardini del Quirinale. In attesa del presidente, hanno fatto un giro nei giardini e i bambini hanno notato un corazziere molto anziano. su una sedia a rotelle, con entrambi gli arti amputati e pieno di medaglie. Incuriositi, si sono avvicinati e gli hanno fatto alcune domande, a cui lui è stato molto felice di rispondere. Ha raccontato di aver iniziato quel lavoro nel 1953: aveva 17 anni ed era alto 1 metro e 90! Ha prestato servizio fino al 2016, oggi è in pensione ma si sente sempre un corazziere: ed è il più anziano corazziere in vita! Ha poi raccontato la sua storia, i segreti del mestieri e ha qualche aneddoto sui presidenti che ha conosciuto e che – ha detto – porta tutti nel cuore. E’ stato un incontro molto interessante, in cui i bambini hanno soddisfatto tante loro curiosità! Per delicatezza e sensibilità, hanno però rinunciato a chiedere come avesse perso gli arti…
Poi, è arrivato il presidente: ha voluto conoscere personalmente i bambini del Protettorato, assicurando di essere onorato di incontrarli. Ha stretto loro la mano e li ha salutati con affetto. I bambini se ne sono andati stanchissimi, ma avevano ancora le energie per festeggiare insieme in un ristorante cinese sotto casa!
Ed ecco le emozioni della Giornata, nelle parole dei nostri ragazzi:
Alejandro (8 anni): “Dal presidente della Repubblica mi sono emozionato tanto, perché era la prima volta che ne vedevo uno. Sono stato molto bene perché nel giardino ho visto tante fontane con acqua brillantina che sembrava quella delle Hawaii”.
Cinzia (quasi 18): Questa è la seconda volta che vado al Quirinale, quest’anno è stato più piacevole perché ho avuto un contatto anche se piccolo con il presidente, che mi ha stretto la mano e mi ha detto ‘Auguri’. I giardini sono sempre bellissimi, ci puoi andare anche mille volte ma resti sempre stupito della cura con cui sono conservati”.
Azab (6 anni e mezzo): “Mi è piaciuto che nel giardino c’erano delle sedie di legno per riposare. Sono andato nel labirinto con mamma e l’educatrice, era pieno di foglie e c’era anche una fontana”.
Alessio (10 anni e mezzo): “Mi sono piaciuti i giardini perché erano spaziosi e belli: c’erano i cavalli, le fontane e una sorta di labirinto”.