Un bel pomeriggio quello di martedì al Protettorato san Giuseppe. Nonostante la pioggia battente. Una giornata bella e importante. Bella, perché lo spettacolo offerto dai danzatori thailandesi con i loro costumi colorati e con la loro fisicità e grazia ha rallegrato gli oltre 200 presenti. E bella per lo spettacolo offerto dai tanti bambini della scuola Winckelmann e del Protettorato, seduti a terra incantati e rapiti dalle immagini delle maschere della scimmia, della principessa e dei galli in combattimento.
Ma anche una giornata importante perché ieri, davanti al Console della Thailandia, ai rappresentanti delle Istituzioni e degli Istituti Scolastici, con un momento di festa, di allegria e di integrazione, ha avuto inizio la programmazione annuale delle attività del Centro Studi della Fondazione.
Nel suo discorso, la Presidente della Fondazione, dott.ssa Elda Melaragno, ringraziando l’ambasciatore e le altissime autorità del Regno di Thailandia presenti, ha voluto sottolineare come l’evento abbia rafforzato e valorizzato un rapporto già instaurato con la comunità thailandese fin dal 2015, allorquando presso la Fondazione e con rappresentanze anche di altri Paesi del Sud Est asiatico (Indonesia, Malesia, Filippine, Singapore, Birmania e Vietnam) si è organizzata e realizzata un’esperienza di scambio culturale e umano di particolare rilievo.
“La Fondazione, attraverso il Centro Studi che ne è la massima espressione – ha proseguito la dott.ssa Melaragno – persegue da anni un obiettivo di diffusione e valorizzazione di espressioni culturali diverse nonché di interazione/integrazione con altri Paesi e realtà, con l’impegno di aprire tavoli, stabilire rapporti continuativi, progettare e sperimentare esperienze, individuando aspetti di comune interesse.
Quest’anno è stato celebrato il 150° anniversario dall’inizio dei rapporti tra l’Italia e la Thailandia, rapporti fecondi sul piano culturale, artistico, commerciale e programmatico. Oggi, sicuramente, il contesto è diverso, ma è estremamente interessante perché i gli ospiti quei presenti – minori e famiglie, educatori e volontari – costituiscono il caposaldo non solo della nostra ma anche di tutte le altre comunità, alle quali dovrebbero essere riservate, con assoluta priorità, le attenzioni e gli impegni politici e sociali”.
“La Fondazione – ha concluso la Presidente – nel suo piccolo, ha questa mission: dedicarsi a queste aree, cercando di convogliare intorno alle stesse l’attenzione, l’impegno e la creatività dei sistemi a diverso titolo istituzionalmente coinvolti”.